A molti non piace servirsi dei WC pubblici, specialmente alle donne, memori delle innumerevoli raccomandazioni ricevute da bambine dalle mamme di non sedersi mai su un WC pubblico per evitare terribili malattie come la gonorrea o peggio.
L’idea che si possa contrarre una malattia sessualmente trasmessa da una toilette o altro veicolo è stata discussa per anni dai ricercatori e di solito respinta come una leggenda metropolitana o una scusa disperata di un partner infedele. Il dott.Schaffner ha spiegato che non si prendono infezioni sessualmente trasmissibili dalla tavoletta del WC.
Le malattie a trasmissione sessuale batteriche comprendono la sifilide, la gonorrea e la clamidia. La trasmissione di queste malattie per via non sessuale è possibile teoricamente, tuttavia, uno studio condotto in 72 bagni pubblici pubblicato sul “New England Journal of Medicine” non ha trovato gonococchi sui WC pubblici. Gli autori hanno concluso che il WC non è un pericolo per la trasmissione della gonorrea. Secondo i Centers for Disease Control and Prevention (CDC), la sifilide non può essere trasmessa da una tavoletta del WC.
Le malattie sessualmente trasmissibili virali sono molto più pericolose di quelle batteriche, ma i virus HIV, herpes e condilomi genitali (HPV) non possono vivere fuori dalle cellule, quindi non c’è rischio di contagio. Secondo il CDC, il virus HIV non è mai stato trasmesso per contatto con una superficie ambientale, tanto meno da una tavoletta del WC la cui probabilità è sostanzialmente pari a zero.
Se per le infezioni a trasmissione sessuale possiamo trarre un sospiro di sollievo, dobbiamo sapere però che ci sono alcune infezioni che potremmo prendere nei WC pubblici anche se le probabilità sono sempre piuttosto basse. Si tratta delle infezioni gastrointestinali, diarrea del viaggiatore compresa. Queste spesso sono causate da Escherichia coli, Norovirus, Shigella, Streptococco, Stafilococco, virus epatite A.
Quando si parla di servizi igienici siamo nel posto giusto per la contaminazione da Escherichia coli, un batterio che normalmente vive nel nostro intestino. Di solito l’infezione è trasmessa da acqua o cibo contaminato. Il batterio Shigella causa la shigellosi (dissenteria) caratterizzata da diarrea grave. Viene trasmesso facilmente tra le persone, in particolare quando si consumano cibo o acqua contaminate da una persona infetta che non ha praticato una buona igiene alle mani.
Lo Streptococco è un batterio comune che di solito vive nella gola, può anche causare infezioni cutanee contagiose, compresa l’impetigine, ma la percentuale dei portatori è bassa, varia dal 5% al 20%. Alcuni streptococchi sono da tenere sotto controllo: lo streptococco piogene (in termini tecnici streptococco beta emolitico di gruppo A) che può causare mal di gola o scarlattina o anche la malattia reumatica e lo streptococco pneumoniae responsabile di forme di polmoniti negli anziani, oggi protetti con le vaccinazioni.
Lo stafilococco è ubiquitario. Lo staphylococcus aureus resistente alla meticillina (MRSA), per esempio, può vivere su un sedile del water – e qualsiasi parte non porosa di una toilette – per più di due mesi. Tuttavia, nonostante la cattiva notizia sulla sua longevità, la verità è che è molto più probabile esporsi allo streptococco utilizzando il telefono cellulare rispetto all’uso dei WC pubblici.
Il Norovirus è un virus gastrointestinale e si trasmette facilmente da persona a persona, può resistere due settimane sulla tavoletta di un WC ma, come altri virus capaci di vivere su superfici non porose per qualche giorno o più ( epatite A, influenza e raffreddore), è più facile prenderli dal telefono o dal telecomando!
I WC non sono pericolosi, quindi, non quanto insospettabili oggetti di uso quotidiano, come indicano questi risultati di una ricerca americana (Prof. C.Gerba – Arizona).
WC: 49 batteri / pollice quadrato = 7.60 batteri/cm2 (arrotondato a 8 ufc/cm2)
mouse: 1676 b/p2 = 259.78 UFC/cm2 (260 ufc/cm2)
tastiera: 3295 b/p2 = 510.73 UFC/cm2 (511 ufc/cm2)
telefono: 25127 b/p2 = 3894.69 UFC/cm2 (3895 ufc/cm2)
Gli esperti dicono che la paura di sedersi sul sedile del water (purchè non sia visibilmente sporco) è esagerata. Ammettendo anche che il WC abbia una piccola possibilità di avere batteri vivi lasciati da un utente precedente, non si conosce, tuttavia, durante l’uso normale del WC, un meccanismo che consenta l’inoculazione di questi germi per via uretrale o rettale, a meno che le mani non siano contaminate dalla pre-pulizia del water.
Ciò nonostante, se non si è convinti che l’uso della toilette è sicuro, ecco cosa fare:
evitare i copriwater di carta che non servono perché vanno subito giù, non proteggono la pelle e danno un falso senso di sicurezza, al limite meglio quelli di plastica;
munirsi di salviette disinfettanti e pulire il bordo del water prima di sedersi;
non poggiare borse sul pavimento (anche se le borse sono più contaminate delle tavolette dei WC);
non sedersi sul WC se è sporco ( buon senso);
utilizzare la carta igienica solo se è protetta dagli schizzi di acqua dello sciacquone;
allontanarsi subito dopo aver tirato lo sciacquone per non inalare l’aerosol prodotto dal getto d’acqua che può contenere una dispersione di microbi fecali;
evitare il contatto con maniglie, rubinetti e distributori di asciugamani che sono le vere zone pericolose dei bagni pubblici;
evitare asciugamani elettrici a getto d’aria, questi aumentano il numero di batteri presenti sulle mani dopo l’asciugatura e, potenzialmente, diffondono la contaminazione ad altri utenti ( studio condotto dagli scienziati dell’Università di Westminster);
utilizzare un tovagliolo di carta per chiudere il rubinetto e aprire la porta per uscire.
Non c’è dubbio che i germi possono vivere sul bordo del WC, dice Philip Tierno, direttore di Microbiologia Clinica e Immunologia Diagnostica presso la New York University Medical Center di New York City, ma proprio perché sono sul bordo non significa che causano malattia perché la pelle agisce come una barriera molto efficace contro i germi (a meno che non si abbia una ferita aperta o lesione) e non dimentichiamo che abbiamo un sistema immunitario per la difesa contro le malattie.
Il vero pericolo di prelevare e diffondere in giro i germi proviene dalle mani, avverte Tierno: “Le 10 cose più sporche sono le dita”. I germi lasciati sulle mani possono essere facilmente trasferiti sulle superfici che si toccano o negli occhi, bocca, naso o altre persone malate. Il CDC raccomanda il lavaggio delle mani con acqua e sapone per almeno 20 secondi per ridurre del 50% il rischio di infezioni. L’OMS ha distribuito in tutto il mondo le locandine che spiegano come lavare le mani. Ecco quindi di cosa bisognerebbe preoccuparsi: lavare bene le mani!
"Non si può dire che sul sedile non si annidino batteri causa di malattie, ma questo non significa per forza ammalarsi. La nostra pelle funziona già come barriera protettiva - dice il dottor Philip Tierno, direttore del dipartimento di microbiologia alla New York University Medical Center - i virus dell'herpes, dell'HIV non sopravvivono a lungo al di fuori del corpo umano. Figuriamoci su una fredda e dura tavoletta". Per infettarti, insomma, hanno bisogno di penetrare nel tuo corpo attraverso un taglio o una membrana mucosa (come la bocca o il retto), che difficilmente entrano in contatto con il water.
Pensato a lungo come ricettacolo di malattie sessualmente trasmissibili o gastrointestinali, il water ora viene "rivalutato". A distruggere le convinzioni di chi usa regolarmente il copriwater, è il Dr. William Schaffner, specialista di malattie infettive alla Vanderbilt University Medical Center, negli Stati Uniti. "Il water non è veicolo di trasmissione di agenti infettanti. Nessuna parte del corpo a rischio viene a contatto con i batteri. Insomma, se ti appoggi non succede nulla!", spiega Schaffner.
Chi, però, non riesce proprio a rinunciare al copriwater, sbaglia a sentirsi troppo sicuro. "Di solito sono fogli troppo sottili - afferma il Dr. Tierno - si avvolgono su se stessi e scappano via. Per essere veramente protetti bisognerebbe usarli doppi e poi, ancora meglio, inserire sopra una copertura in plastica". "Ma queste barriere - continua il medico - sono più psicologiche che fisiche".
"La maggior parte dei batteri si nasconde sotto la tavoletta, perché è la zona più sporca e sicuramente meno pulita rispetto a quella superiore. Quando si tira l'acqua, alcuni elementi riescono a raggiungerla sporcandola". E la cosa che spaventa di più è il fatto che i germi appartengono a tutti coloro che hanno usato la toilette.
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