La sua popolarità è legata all'introduzione su Twitter come caratteristica per contrassegnare parole chiave, che richiamano così l'attenzione degli utenti su temi particolari. Ad ideare questa modalità di comunicazione fu Chris Messina, un avvocato di San Francisco che il giorno 23 agosto 2007, su Twitter, postò la frase:
« how do you feel about using # (pound) for groups. As in #barcamp? »
(Chris Messina su Twitter)
Il primo che ne fece uso su un profilo molto seguito fu però Nate Ritter, che nell'ottobre del 2007 incluse #sandiegofire nei suoi frequenti messaggi che parlavano degli incendi che stavano colpendo la contea di San Diego. A livello internazionale invece, è diventato comune quando fu utilizzato nelle proteste in Iran durante le Elezioni presidenziali in Iran del 2009.
Twitter, che originariamente non disponeva di un servizio per raggruppare i messaggi (tweet), ha individuato l'hashtag come modalità semplice per indicizzare i contenuti, introducendo così a partire dal 1º giugno 2009 il collegamento ipertestuale sugli hashtag a tutti i messaggi recenti che citano lo stesso hashtag. Nel 2010 Twitter ha introdotto nella prima pagina i "trending topics", ossia l'elenco degli hashtag particolarmente utilizzati. Nelle pagine del supporto ufficiale di Twitter l'hashtag è indicato come metodo per creare etichette.
Nel 2012 sono stati introdotti i "trending topics localizzati", che permettono la visualizzazione degli hashtag più popolari per ogni Stato.
Nel giugno 2013 gli hashtag sono stati introdotti anche su Facebook.
Un hashtag (#) è un tipo di etichetta o tag per metadati utilizzato su alcuni servizi di rete e social network come aggregatore tematico, la sua funzione è di rendere più facile per gli utenti trovare messaggi su un tema o contenuto specifico. Un utente può creare o utilizzare un hashtag posizionando il carattere hash (cancelletto #) davanti ad una parola o una frase (senza spazi) del testo principale di un messaggio; successivamente la ricerca di quel hashtag restituirà tutti i messaggi che sono stati etichettati con esso.
La parola deriva dall'inglese hash (cancelletto) e tag (etichetta), in pratica significa: "parola etichettata con il simbolo cancelletto".
In tutti i Paesi del mondo dove sono diffusi i social l'hashtag è stato introdotto ed è usato come aggregatore di interessi anche nelle principali trasmissioni televisive della televisione pubblica o privata, che fanno largo uso di questa modalità di interazione in tempo reale con gli ascoltatori, che possono commentare in rete quanto appare sullo schermo televisivo. I commenti che utilizzano l'hashtag acquistano, in rete, maggior visibilità e autorevolezza, pertanto questo viene usato sempre più anche dalle grandi testate giornalistiche, oltre che dai semplici utenti, più o meno seguiti, e dai personaggi famosi.
Gli hashtag sono utilizzati principalmente come strumenti per permettere agli utenti del web di trovare più facilmente un messaggio collegato ad un argomento e partecipare alla discussione, ma anche per incoraggiare a partecipare alla discussione su un argomento indicandolo come interessante. Sostanzialmente, sono dei collegamenti ipertestuali che fungono da etichette.
I messaggi sui servizi come Twitter, Instagram, Google+, possono essere etichettati con l'uso di uno o più hashtag, ad esempio: "#stilografica è la mia #penna preferita" oppure "ottimo #concertorockroma questa sera con i #rollingstones". In pratica si generano frasi formate da combinazioni di hashtag, anche molti in caso di frasi complesse. In questo modo una persona può cercare il termine "#stilografica" semplicemente cliccando sull'hashtag e la parola etichettata apparirà nei risultati di ricerca. Gli hashtag possono essere utilizzati anche per inserire post su pagine internet (es. foto di Instagram con hashtag "#milanofiera"); creando una concatenazione di termini specifici si può etichettare in modo preciso un argomento. La sintassi prevede di separare con uno spazio ogni hastag dal precedente e dal successivo; inoltre essi non supportano i segni di punteggiatura in quanto interrompono l'hashtag: per esempio: "#roma #2016" è giusto, mentre "#roma#2016" è sbagliato.
Nel linguaggio dei social networking e microblogging le tendenze sono gli hashtag più popolari in un certo momento, passato il quale, non sono più visualizzati o rintracciabili.
Cominciamo da come usare gli hashtag su Facebook nei propri post (o anche in foto, video e link condivisi): tutto quello che devi fare è digitare la parola che vuoi usare per categorizzare il tuo post (es. il titolo di un evento, il nome di un’azienda, ecc.) anteponendo a quest’ultima il simbolo del cancelletto (#).
Gli hashtag possono essere inseriti in qualsiasi punto del messaggio e hanno una sola regola: vanno scritti senza spazi. Questo significa che se vuoi creare un hashtag composto da più parole, non devi digitare #Parola1 Parola2 ma #Parola1Parola2. Altrimenti verrà creato un hashtag solo per il primo termine digitato mentre il resto verrà considerato come normale corpo del messaggio.
Oltre a inserirli nei propri messaggi, è possibile usare gli hashtag su Facebook per visualizzare tutti i post legati ad un determinato argomento. Gli hashtag, infatti, vengono trasformati automaticamente in link e, se cliccati, permettono di visualizzare una lista di post altrui in cui sono contenuti. E qui c’è la più grossa differenza rispetto a Twitter.
Se sul social network del volatile azzurro selezionando un hashtag è possibile visualizzare tutti i messaggi contenenti quest’ultimo, indipendentemente da chi li ha scritti, su Facebook è possibile vedere solo i post dei propri amici o di chi ha impostato il livello di privacy su pubblico.
Detto in parole povere, dunque, se vuoi che un tuo messaggio contenente un hashtag possa essere rintracciato anche da chi non ti è amico su Facebook, devi postarlo come messaggio pubblico e non come contenuto destinato solo agli amici.
Da sottolineare, inoltre, il fatto che se pubblichi un post contenente degli hashtag tramite un altro servizio (es. Instagram, Twitter, ecc.), questi risulteranno cliccabili ed utilizzabili come hashtag di Facebook senza alcun tipo di limitazione. Davvero molto comoda come funzione.
Chiarito l’aspetto privacy, ti segnalo che puoi cercare gli hashtag su Facebook nei messaggi dei tuoi amici e nei post pubblici utilizzando la barra di ricerca che si trova nella barra blu (in cima allo schermo). Proprio quella in cui cerchi i nomi o le fan page, esatto!
Tutto quello che devi fare è digitare il simbolo del cancelletto seguito dall’hashtag che vuoi trovare (es. #facebook) e selezionare i risultati che compaiono nei suggerimenti, sotto la categoria Hashtag. Nulla di più facile. Le indicazioni valgono sia per il computer che per smartphone e tablet.
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