sabato 5 dicembre 2015

I PRESERVATIVI



"Un uomo viaggia in treno con un bambino, quando una donna incuriosita comincia a chiedergli: - Bel bambino! E' suo figlio? E l'uomo: - No. Donna: - E' suo nipote? Uomo: - No. Donna: - E' il figlio di un suo amico? Uomo: - No, guardi io sono un rappresentante di preservativi e questo bambino e' un reclamo.."

Risulta citato nell'antichità, almeno nel 1500 a.C. presso gli Egizi su disegni che ritraggono un preservativo. In largo uso anche nel mondo greco-romano, aveva assunto nel periodo del tardo impero romano, oltre il valore preventivo, una funzione anche erotica. Con il Rinascimento, ne tornò l'uso iniziando la diffusione dall'Inghilterra. Già nel 1550 infatti, l'anatomista Gabriele Falloppio, ricavandolo da budello animale aveva realizzato una guaina per il pene, ma lo aveva fatto per scopi igienici, per difendersi dalla sifilide, importata in Europa dal Nuovo Mondo. Probabilmente il medico francese, Sig.Còndom, forse proveniente dal comune di 7.251 abitanti situato nel dipartimento del Gers nella regione del Midi-Pirenei – dove si producevano budella di agnelli, trasferitosi in Inghilterra, lo propose come vero e proprio "preservativo" ai fini di evitare un'indesiderata procreazione, presso la Corte di Carlo II d’Inghilterra (1665-1685).

Nel XVI secolo, in Italia, Gabriele Falloppio pubblicò il primo articolo conosciuto in cui venne descritto il preservativo come profilassi da malattie sessualmente trasmissibili. Il più vecchio preservativo trovato è del 1640, scoperto a Dudley Castle in Inghilterra. Esso era fatto di intestino animale, ed era utilizzato per la prevenzione di malattie. Ad ideare i profilattici nella tipologia attuale fu Julius Fromm (1883-1945). Fromm proveniva da una famiglia ebraica, che si era trasferita in Germania dalla Russia,osservò il preoccupante fenomeno rappresentato dalle migliaia di soldati tedeschi che si ammalavano di malattie veneree, in seguito ai rapporti sessuali consumati nelle retrovie dei fronti del conflitto. E così si mise a produrre il popolare oggetto di gomma come strumento di protezione nei contatti sessuali occasionali.

Iniziò a produrre preservativi in grande quantità nel 1916, per le necessità dei soldati tedeschi, guadagnando molto denaro. La produzione andò a pieno ritmo nel periodo della Repubblica di Weimar. In alcune regioni del Norditalia il preservativo è popolarmente chiamato "goldone". L'origine del soprannome non è chiara: potrebbe essere un riferimento a Franco Goldoni, fondatore dell'azienda Hatù, oppure derivare dalla scritta Gold One, marchio dei profilattici dei soldati statunitensi che si trovavano in Italia durante la seconda guerra mondiale.

Tra molti individui, soprattutto di sesso maschile, persiste una forte resistenza psicologica e ancor più culturale all'uso del profilattico. Questa diffidenza trova diverse parziali giustificazioni, ad esempio nel costo dello stesso, nelle (rare, ma possibili) eventualità di rottura durante il rapporto, o nella riduzione della sensibilità e quindi del piacere dovuta all'applicazione del profilattico; in realtà il problema principale, sul piano psicologico, è dovuto all'ansia causata dal timore di perdere l'erezione nell'atto di indossare il profilattico prima della penetrazione sessuale. Questo timore può però essere affrontato, e risolto o perlomeno ridotto, laddove il/la partner collabori fattivamente all'uso del profilattico, aiutando il partner ad indossarlo sul pene eretto, trasformando questa fase del rapporto in uno dei preliminari allo stesso.

L'uso del profilattico, diffuso anche nelle coppie stabili, è consigliato a maggior ragione nei rapporti occasionali, sia come anticoncezionale ma ancor più come protezione nei confronti di malattie sessualmente trasmissibili (MST), in primo luogo l'AIDS, ma anche epatite B, sifilide, gonorrea, clamidia, herpes genitale ecc.

La Chiesa cattolica ne vieta fermamente l'uso, in quanto è intrinsecamente immorale ogni azione - come, per esempio, la sterilizzazione diretta o la contraccezione -, che, o in previsione dell'atto coniugale o nel suo compimento o nello sviluppo delle sue conseguenze naturali, si proponga, come scopo o come mezzo, di impedire la procreazione. Per queste ragioni, la Chiesa cattolica richiede metodi conformi ai criteri oggettivi della moralità, e cioè con la continenza periodica e il ricorso ai periodi infecondi. Durante il viaggio in Africa, in volo verso il Camerun, martedì 17 marzo 2009 Benedetto XVI rilascia una dichiarazione ai giornalisti nella quale per la prima volta un pontefice pronuncia la parola "preservativo", pur ribadendone la condanna.
Altre confessioni religiose, come la Chiesa Evangelica Valdese, i Testimoni di Geova, le Assemblee di Dio, ritengono che invece l'utilizzo del preservativo sia perfettamente lecito in quanto non introduce problemi di natura etica.

Non è inusuale la preferenza di taluni nell'acquisto presso distributori automatici o presso i supermercati piuttosto che nelle farmacie, con lo scopo di evitare di pronunciare un termine sentito ancora come sconveniente; va sottolineato in questo senso che alcune farmacie evitano di esporre le confezioni di profilattici in modo visibile e facilmente accessibile al cliente, e in alcuni casi perfino la vendita degli stessi sembra essere impedita da motivi ideologici o religiosi. In Italia il costo di un singolo profilattico si aggira sul prezzo di circa 1 euro.



Negli anni ottanta le campagne di prevenzione da infezioni da HIV che hanno cominciato a promuovere l'utilizzo del preservativo per ridurre il rischio di contagio ed indipendentemente dalla sua efficacia anticoncezionale hanno incontrato numerosi ostacoli culturali. In Italia, nel 1993 l'allora Ministro della pubblica istruzione Rosa Russo Jervolino, fortemente cattolica, ritenne necessario bocciare una campagna d'informazione rivolta agli studenti in quanto compariva il termine tabù.

In una parte del cinema pornografico hardcore, specie europeo, gli attori maschi talora utilizzano oggi apertamente preservativi nel corso della penetrazione vaginale o anale; cosa che può essere considerata sia come un effetto delle campagne a favore della pratica del sesso protetto, specie in condizioni di promiscuità, che come un contributo implicito alle stesse.

Il profilattico è formato da una sottile guaina di lattice, ma ne vengono realizzati anche in altri materiali sintetici che consentono di evitare rare reazioni allergiche. Si adatta perfettamente alla forma ed alla dimensione del pene grazie alla sua notevole elasticità. L'interno è cosparso di sostanze lubrificanti che servono per evitare irritazioni e dolore all'uomo durante la penetrazione, non essendo il pene a contatto con i lubrificanti naturalmente prodotti dalla vagina prima e durante il rapporto.

Il profilattico offre la migliore protezione contro il contagio da malattie sessualmente trasmissibili tra tutte le metodologie anticontraccettive disponibili. Uno studio effettuato nel 2000 dal Dipartimento della salute statunitense conferma che un uso tipico del preservativo riduce dell'85% il rischio di contrarre il virus dell'HIV. Tale studio, in cui sono stati esaminati i tassi di infezione in coppie sierodiscordanti, ha ricavato tale dato appurando che il tasso di sieroconversione annuale in coppie in cui uno dei due partner era risultato sieropositivo era inferiore allo 0,9%, a fronte di un tasso di infezione fra il 6% e il 7% riscontrato fra le coppie che avevano rapporti senza protezione. È opportuno aggiungere che comunque i dati sull'uso del preservativo erano autodichiarati dai partecipanti allo studio e, pertanto, non sarebbe corretto indicare tale dato come quello indicativo dell'efficacia del preservativo, che è strettamente legata all'uso che se ne fa. Il preservativo, pertanto, rimane un mezzo assolutamente sicuro a patto che lo stesso sia indossato prima della penetrazione e che lo stesso non si rompa o si sfili.
I profilattici sono liberamente acquistabili senza ricetta e visita medica.
In particolare, per quanto riguarda i rapporti occasionali, a differenza dei contraccettivi ormonali come la pillola anticoncezionale, il profilattico può essere utilizzato all'occorrenza, in pochi secondi.
La sua efficacia viene stimata con un Indice di Pearl (numero di gravidanze indesiderate nell'arco di anno considerando 100 donne) variabile tra 0,2 e 2.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità, in riferimento ad un campione costituito da coppie americane monitorate durante il primo anno di utilizzo, indica il 2% di gravidanze indesiderate in caso di uso perfetto (continuativo e corretto) e il 15% di gravidanze indesiderate in caso di uso tipico (si considera l'intero campione, indipendentemente dal fatto che vi sia stato un uso perfetto).

Un preservativo integro e correttamente usato è in grado di bloccare con estrema efficacia la trasmissione di virus e agenti patogeni; ma, nel caso dovesse rompersi o sfilarsi durante il rapporto (in media, un rischio presente nell'1-3% dei casi, e quasi esclusivamente dovuto ad un uso scorretto dello stesso), non elimina completamente le possibilità di contrarre malattie sessualmente trasmissibili (AIDS, epatiti, candidosi, gonorrea, sifilide etc.). Perfino in questo caso, comunque, piccolissime rotture comportano un rischio di esposizione agli agenti patogeni che si valuta rimanere lo stesso molto più basso di quello che deriverebbe dal suo mancato uso (nei modelli sperimentali, il rischio ipotetico di esposizione alla matrice liquida che contiene gli agenti patogeni rimane infatti, anche nel caso di piccole rotture, inferiore di cento volte - ovvero >0,6% di rischio relativo - rispetto al suo mancato uso).
Può diminuire o alterare le sensazioni tipiche del coito per entrambi i partner, anche se alcuni modelli in commercio sostengono di enfatizzarle per il partner femminile, o di svolgere una funzione utile a ritardare deliberatamente l'eiaculazione negli uomini affetti da eiaculazione precoce.
Per alcuni soggetti il preservativo di lattice può causare reazioni allergiche.

Se usato correttamente, cioè prima di iniziare la penetrazione e per tutta la durata del rapporto sessuale, sia esso vaginale che anale, il profilattico evita che lo sperma entri a contatto con la vagina durante un rapporto sessuale, impedendo l'eventuale fecondazione. Contemporaneamente evita che le secrezioni dei partner entrino a contatto con le mucose riducendo ma non eliminando il rischio di contrarre malattie a trasmissione sessuale, in primis, il virus HIV.
È consigliabile leggere il foglio illustrativo contenuto in ogni confezione di profilattici.
È consigliabile, per chi non lo abbia mai utilizzato, provare ad indossarne uno al di fuori del contesto di un rapporto sessuale. Ciò permette di prendere anticipatamente confidenza con il suo utilizzo, riducendo così il rischio di un uso scorretto o del non uso (per timore di apparire inesperti, soprattutto se giovani).
È molto importante, per non aumentare le possibilità di rottura del preservativo durante il rapporto, che lo stesso sia conservato in condizioni ambientali e di temperatura normali. Occorre pertanto evitare di conservarlo in luoghi esposti al sole oppure in portafogli o tasche dove potrebbe essere esposto al forte calore sviluppato dal corpo umano, e quindi danneggiarsi.
È inoltre consigliabile nel caso di rapporti anali o che pongono sotto stress il preservativo la scelta di preservativi fabbricati con materiali molto più resistenti come il poliuretano o il Teflon e una minima lubrificazione degli orifizi con lubrificanti che non danneggino il profilattico: sono quindi da preferire i lubrificanti o i gel a base di acqua.
Dopo il rapporto è importante rimuovere il pene dalla vagina prima che questo si afflosci, tenendo ben saldo il preservativo tra le dita per evitare che questi si srotoli dal pene e rimanga all'interno della vagina.

Il preservativo femminile si chiama Femidom. Esistono in commercio, se pur poco diffusi, dei profilattici indossabili dalla donna, da inserire nella vagina prima del rapporto. Il loro funzionamento è analogo a quelli maschili. Il Femidom è uno strumento di prevenzione dell'HIV e delle altre malattie sessualmente trasmissibili che può essere utilizzato dalle donne. E' una morbida e resistente guaina trasparente che si inserisce nella vagina prima di un rapporto. E' possibile reperirlo in farmacia o via internet.



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