L'autostrada A36 (detta Pedemontana Lombarda) è un'opera viabilistica autostradale italiana che ha l'obiettivo di velocizzare gli spostamenti nell'area nord di Milano, realizzando una via esterna alla provincia di Milano per collegare la provincia di Varese con quella di Bergamo, oltre che l'Aeroporto di Milano-Malpensa con l'Aeroporto di Bergamo-Orio al Serio. La prima tratta è aperta al traffico dal 26 gennaio 2015.
Il progetto, approvato dal CIPE, prevede una spesa totale di € 4.115.000.000 (il contributo statale ammonta a 1,2 miliardi di euro) per un totale di 87 km di autostrada e 70 km di nuova viabilità provinciale e comunale, comprendente anche le nuove tangenziali di Como e Varese.
Società coinvolte: la società Autostrada Pedemontana Lombarda S.p.A. (68% Milano Serravalle - Milano Tangenziali S.p.A., 20% Equiter S.p.A., 6% Banca Infrastrutture Innovazione Sviluppo S.p.A., 5% UBI Banca S.p.A., 1% Par. Cop. Soc. Cons. Ar. L.) ha per oggetto la promozione, lo studio, la progettazione, la costruzione e l'esercizio dell'autostrada mentre la società Concessioni Autostradali Lombarde S.p.A (50% ANAS, 50% Infrastrutture Lombarde al 100% della regione Lombardia) ha per oggetto il monitoraggio dell’iter approvativo della Convenzione Unica di Concessione, coordinamento e supporto alla società Pedemontana per la redazione degli atti di gara per l'individuazione del Contraente Generale (lotti CO1 e VA1) e per l'affidamento della progettazione definitiva (lotti A, B1, B2, C, D, CO2, VA2), attività tecniche connesse all'accordo di Programma promosso da Regione Lombardia, rilascio/diniego attestazioni di compatibilità tecnica di interventi urbanistici in fascia di salvaguardia.
Il primo lotto dei lavori è stato aggiudicato al raggruppamento di imprese formato da Impregilo (mandataria), Astaldi, Aci Scpa-Consorzio Stabile e Pizzarotti.
Il secondo lotto dei lavori è stato aggiudicato all'ATI guidata dall'austriaca Strabag con le italiane Maltauro, Fincosit e Adanti.
Alla fine degli anni cinquanta nasce l'idea della pedemontana come infrastruttura necessaria per lo sviluppo delle zone nord-occidentali lombarde. Questa pedemontana avrebbe collegato Bergamo a Biella (in base ai primi progetti degli anni successivi). Il progetto negli anni settanta viene fermato per il blocco della costruzione di nuove autostrade. Nel 1983 la regione Lombardia chiede di derogare alla legge e successivamente l'autostrada pedemontana rientra nel programma triennale ANAS. Il 14 novembre 1986 nasce la società Autostrada Pedemontana Lombarda S.p.A. costituita dalla Società Autostrade e dalla Società Serravalle - Milano - Ponte Chiasso.
Il 31 agosto 1990 con decreto interministeriale viene autorizzata la concessione per la realizzazione dell'infrastruttura.
Nel periodo dei primi anni 2000 il tracciato della pedemontana assume la fisionomia di quello in costruzione. Nel marzo del 2003 l'autostrada viene inserita nella legge obiettivo. Il progetto preliminare e la valutazione di impatto ambientale vengono pubblicati nel febbraio del 2004; il 29 marzo 2006 il CIPE approva il progetto preliminare.
Il 1º agosto 2007 la società Autostrada Pedemontana Lombarda S.p.A. e la concedente Cal S.p.A. firmano la convenzione che autorizza la concessione per la realizzazione dell'autostrada.
Nel corso del 2008, durante l'elaborazione del progetto definitivo, sono stati sviluppati approfondimenti di molte parti del tracciato finalizzate, da un lato, al rispetto delle prescrizioni dettate dal CIPE con l'approvazione del progetto preliminare e, dall’altro, a migliorare e ottimizzare le soluzioni progettuali, d'intesa con gli Enti locali territorialmente interessati.
Il progetto definitivo è stato pubblicato il 21 aprile 2009 e reso consultabile sul sito ufficiale: rispetto al preliminare, sono state accolte 384 prescrizioni del CIPE e introdotte ulteriori 22 varianti, approvate all'unanimità in seguito all'intensa attività sviluppata dai tavoli territoriali ed ambientali.
Il 29 maggio 2009 si è tenuta la Conferenza dei Servizi in Regione Lombardia, nel rispetto dei tempi programmati.
Il CIPE ha approvato il progetto definitivo e il piano finanziario il 6 novembre 2009.
I lavori del lotto 1, che comprende la tratta A e i primi lotti delle tangenziali di Como e di Varese, sono iniziati il 6 febbraio 2010.
Nel dicembre del 2013 si sono conclusi i lavori stradali della tratta A: l'apertura al traffico è avvenuta, per il primo lotto della tangenziale di Varese (autostrada A60) il 24 gennaio 2015, per la tratta A8 - A9 dell'A36 due giorni più tardi.
I lavori della tratta B1 sono stati avviati nel dicembre del 2013 e termineranno entro il 2015. I restanti lavori del lotto 2 (tratte B2, C e D), potranno invece essere avviati dal 2016 solo in relazione alla disponibilità economica.
Il tracciato di Pedemontana Lombarda si inserisce in un territorio a rilevante sensibilità, in quanto caratterizzato da elevate densità abitative ed insediative e dalla presenza di significativi vincoli ambientali e valori paesaggistici. Gli studi sviluppati nella fase di progettazione preliminare hanno orientato la concessionaria verso l'adozione di soluzioni che garantiscano una mitigazione strutturale degli impatti ambientali nei luoghi di massima criticità tramite la realizzazione di gallerie naturali e artificiali e adeguate misure di tutela e di inserimento ambientale e paesaggistico. Le situazioni di maggior criticità si hanno nella tratta da Lentate sul Seveso a Usmate Velate.
Circa la metà dell'intero percorso dell'autostrada è previsto in galleria naturale o artificiale mentre un altro terzo è previsto in trincea che è la conformazione che meglio consente di coniugare la minimizzazione dell'impatto ambientale con la sicurezza della circolazione.
Il progetto raccoglie plausi e critiche da parte delle popolazioni interessate dall'opera. In particolar modo le voci contrarie si concentrano sul fatto che nella sua zona centrale, in particolare nel comune di Meda, la costruzione del casello e la necessità di distruggere buona parte della superstrada Milano-Meda, provocherà probabilmente un aumento del traffico della zona. Inoltre i residenti della stessa zona chiedono rassicurazioni in merito a possibili rischi generati da scavi in zone dove sono seppelliti residui di diossina legati al disastro di Seveso. Le proteste contro il progetto e la Regione Lombardia hanno avuto voce in una manifestazione popolare in valle Olona il 28 novembre 2009. Un ulteriore punto controverso riguarda il consumo di suolo che questa nuova infrastruttura avrà ad impattare sul territorio, giudicato dai critici ampiamente eccessivo e non sempre necessario.
Se già stando alle previsioni percorrere Pedemontana sarebbe stato caro, dal 1 novembre diventerà effettivamente carissimo. La società ha infatti diffuso i costi del pedaggio che rispetto alle tariffe originariamente ipotizzati segnalano un aumento da capogiro, fino al 44%. Ecco il dettaglio
TANGENZIALE DI VARESE – Percorrere in auto o moto la A60 costerà 1,01, rispetto ad un costo iniziale previsto di 70 centesimi (+44%). A furgoni e camper il tratto di 4,5 chilometri tra Gazzada e Vedano Olona costerà 1,25 euro mentre i mezzi pesanti e autobus dovranno versare 1,75 euro. Per autotreni ed autoarticolati il costo sarà invece di 1 euro e 90.
PEDEMONTANA LOMBARDA – Anche la A36 sarà soggetta ad un vigoroso aumento delle tariffe. Il tratto compreso tra la A8 all’altezza di Cassano Magnano e l’imbocco di Lomazzo della autostrada A9 agli automobilisti costerà 3 euro e 8 centesimi, con un aumento del 40% rispetto ai 2,20 euro inizialmente previsti. Il costo delle tratte intermedie -sempre per le auto- sarà di 0,31 € tra la A8 e l’uscita di Solbiate Olona, 1,12 euro tra Solbiate e Mozzate, o,53 euro tra Mozzate e Cislago e 1,12 per raggiungere da Cislago l’interscambio con la A9 a Lomazzo. Da novembre dovrebbe essere aperto un nuovo tratto, fino a Lentate sul Seveso, che nel tratto fino a Lomazzo costerà 1,64 euro, portando così il pedaggio per l’intera tratta a 4,72 euro. Tariffe ancora più elevate per le altre categorie. Nel tratto tra Cassano e Lomazzo (A8-A9) furgoni e camper pagheranno 3,85 euro, camion e pullman 5,32 e autotreni e autoarticolati 5,77.
TANGENZIALE DI COMO – Percorrere interamente la A59, nel tratto tra Villa Guardia e Acquanegra, costerà agli automobilisti 62 centesimi (17 centesimi per il tratto tra Villa Guardia e la A9 e altri 45 per il secondo tratto). Furgoni e camper dovranno pagare 78 centesimi mentre i mezzi pesanti arriveranno a versare fino a 1,16 euro
In nessuna delle tratte ci saranno caselli. La pedemontana lombarda sarà infatti la prima autostrada in “free flow” in Italia e per questo prevederà modalità di pagamento elettroniche, collegate al proprio Telepass o sottoscrivendo un contratto. L’autostrada è rimasta senza pedaggi in occasione della manifestazione Expo 2015.
Il costo è variabile. Ogni tratta avrà una sua propria tariffa, si va comunque da 40 centesimi fino a 2,20 euro.
Però nonna quercia non la paga nessuno.
Un secolare albero in meno e una comoda panchina in più. Ma gli abitanti di Gorla Minore, in provincia di Varese, continueranno a parlare di Nonna Quercia, prima mentre la guardavano svettare fiorita in primavera, ora mentre saranno comodamente seduti su di essa, nell’inedita versione di «panchina secolare». Inutili le petizioni promosse da centinaia di cittadini, nemmeno la mobilitazione dei giovanissimi studenti delle elementari che si erano rivolti alla stampa locale nel tentativo di evitare il taglio è servita a granché: il cantiere della Pedemontana, che l’assedia da tempo, l’ha infatti indebolita a tal punto da non consentire più alle radici di reggerne l’ingente peso. Resterà solo il ricordo e una «bella» e secolare panchina.
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