Sesso e cuore sembrerebbero essere legati. Infatti, qualora sotto le lenzuola funzioni tutto a dovere anche cuore e vasi sono in salute mentre in caso di flop a letto è bene controllare anche l’apparato cardiocircolatorio. Gli uomini over 50 che soffrono di disfunzione erettile hanno maggior rischio di cardiopatie ed eventi cardiovascolari. Lo dimostrano i dati di uno studio pubblicato sulla rivista Heart, secondo cui è vero anche il contrario visto che i pazienti con problemi cardiovascolari hanno una probabilità del 46% più elevata di disturbi sessuali.
“I disturbi sessuali maschili sono in aumento, minano il benessere di coppia e sono spesso correlati a malattie cardiovascolari, metaboliche e problemi urinari – spiega Giorgio Franco, presidente SIA – La difficoltà di erezione, il disturbo sessuale maschile più comune, colpisce oltre 3 milioni di italiani ed è in crescita anche tra gli under 40: si tratta di una delle ‘spie’ più efficienti per capire se l’apparato cardiocircolatorio funziona a dovere ed è perciò un sintomo da non sottovalutare. Una eventuale aterosclerosi dei vasi sanguigni, infatti, si manifesta prima e in maniera più evidente nelle arterie di piccolo calibro come quelle che irrorano il pene: una riduzione del flusso sanguigno all’organo che si esplica nelle difficoltà di erezione può perciò essere il primo segnale di un’aterosclerosi diffusa, presente anche in altre zone, per esempio le coronarie che irrorano il cuore o le carotidi che portano il sangue verso il cervello.
Il 67% di chi soffre di eiaculazione precoce riconosce che "la troppa fretta nell'intimità" è causa di importante insoddisfazione per la partner ma, pur condividendo con lei la preoccupazione circa il problema, solamente 1 paziente su 4 si rivolge al medico per trovare una soluzione. In metà dei casi non si fa nulla, in un quarto dei casi si ricorre a mezzi approssimativi e poco efficaci, come l'uso di preservativi ritardanti, e, solo nel 5% dei casi a farmaci prescritti dal medico. Per quanto riguarda quest'ultimo aspetto, sicuramente determinante la mancanza di una terapia farmacologica efficace e specifica per questa patologia, che è ormai riconosciuta come una patologia organica e che come tale va trattata e curata. "Ne emerge un quadro piuttosto allarmante – afferma un medico - 1 uomo su 4 soffre di eiaculazione precoce in modo ricorrente, ma solo 1 su 10 capisce che è una patologia che influisce in modo importante sulla vita di coppia e genera una profonda insoddisfazione nella partner. L'uomo si confida con la partner, ma trova maggiori difficoltà a parlarne con gli esperti e chiedere aiuto: solo 1 su 4 ha consultato un medico; la decisione di consultare un medico è presa in oltre metà dei casi insieme alla partner che ha un ruolo importante nell'accelerare questa scelta", conclude la ricercatrice.
"La mancata comunicazione, con lo specialista andrologo - spiega sempre il medico - può avere radici profonde, che possono trovare spiegazione nella spesso complessa relazione 'padre-figlio' con le sue problematiche e le sue reticenze. Diversamente da quanto succede nella donna, le cui visite dal ginecologo sono una consolidata abitudine di prevenzione, nel sesso maschile la visita allo specialista andrologo è dettata da problemi contingenti e, a causa della riservatezza o della timidezza dei soggetti, il dialogo con il medico risulta problematico. Per questi motivi, il paziente arriva alla visita specialistica 'impreparato' proprio da un punto di vista emozionale e non in grado di comunicare serenamente la propria condizione".
Lavoro o studio, attività domestiche, impegni di coppia, hobby … la stanchezza cronica assale le italiane. Dover essere sempre al top, in ufficio, in famiglia crea un forte stress nelle donne che si riflette negativamente anche sotto le lenzuola.
Stanchezza, calo del desiderio e ansia da prestazione.
Un’italiana su tre non ha più voglia di fare l’amore. E’ quanto emerso da una ricerca presentata al Congresso Mondiale di Ginecologia Psicosomatica (ISPOG), che ha coinvolto circa 400 donne dai 18 ai 45 anni apparentemente in buona salute. Il calo della libido è un disturbo in forte aumento e presenta altri risvolti: dalla difficoltà a raggiungere l’orgasmo (25%) al dolore durante i rapporti (27%). Ma sono in crescita anche altre patologie tipicamente femminili: alterazioni del ciclo, disturbi dell’umore, endometriosi e infertilità.
L’ansia da prestazione invece, è una paura che affligge un’italiana su cinque. Il problema è poco noto e sottovalutato: se il 95% donne conosce quella “al maschile”, solo il 38% sa che può presentarsi anche nel gentil sesso. È invece uno dei nuovi nemici della coppia, e più a rischio sono quelle che soffrono di cicli abbondanti, che possono causare anemia e di forti sbalzi ormonali.
Per risolvere questi problemi bisogna ripensare al proprio stile di vita. E’ necessario prestare maggiore attenzione ai segnali che il corpo ci invia. Con il proprio partner serve un compromesso per dividersi meglio il carico del lavoro in casa e le reciproche responsabilità.
Anche la contraccezione può essere un prezioso aiuto. La pillola può essere amica della donna e della coppia perché stimola l’energia e permette di vivere al meglio la sessualità. Una volta che la serenità tornerà sotto le lenzuola riacquisterete anche la tranquillità all’interno della coppia, per affrontare insieme le difficoltà, lo stress e mille impegni di tutti i giorni.
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