giovedì 16 giugno 2011

Vincono i sì, abrogate quattro leggi, In fumo il lavoro di tre anni di legislatura




Vincono i sì
abrogate quattro leggi
In fumo il lavoro di tre anni di legislatura


Referendum: grande successo per la versione politically correct di piazzale Loreto.

Vincono i sì, abrogate quattro leggi. In fumo il lavoro di tre anni di legislatura.

Accorpando i referendum alle amministrative avremmo risparmiato 400 milioni di euro. Di champagne.

(Non so voi, ma io mi sto dando pizzicotti così forti che ora sembro la Santanchè)

E ora dimissioni. No cazzo, Bersani! Non tu!

La vittoria del sì è stata talmente schiacciante che ora in Bulgaria le chiamano “percentuali italiane”.

Altissima la percentuale di punte spezzate sulla scheda del legittimo impedimento.

Ha votato il 50% dei leghisti. Tipo il colesterolo buono.

(Anche questa mattina Di Pietro si è svegliato con Bersani che dormiva ancora abbracciato)

Bersani è talmente contento che oggi si è fatto vedere a colori.

Il segretario rivendica l’impegno del Pd per i referendum. Allora mi devi 17 anni meno l’ultimo mese.

“Berlusconi sta diventando irrilevante” ha detto Bersani controllando le analisi del sangue.

Ora Bersani si appella alle forze responsabili del centrodestra. Fa specie pensare che sta parlando della Lega.

Il terzo polo: “Noi determinanti per il referendum”. E non scordiamo il fondamentale ruolo di San Marino nella seconda guerra mondiale.

Sallusti: “La vera democrazia si fa in Parlamento”. È vero, ma la stiamo aiutando a disintossicarsi.

Berlusconi: “Addio al nucleare”. No, forse non ti è chiaro.

Il premier è sempre più isolato. Stamattina è andato a farsi asportare due costole.

Berlusconi: “Non è un test su di me”. Comunque è positivo.

Il premier pizzicato a comprare bigiotteria. Stasera le farà vestire da scrutatrici.

Giuliano Ferrara: “Sono in profondo dissenso con la linea del governo”. Panico sul carro dei vincitori.

Rotondi: “Giusto inchinarsi alla volontà popolare”. Ferrara: “Dissento dalla linea del governo”

Santanchè: “Il paese è con noi”. Comincia l’era dei rinnovabili.

(Ferrara critica la linea del Pdl. Ma solo per rimediare più avanzi)

Secondo Vittorio Feltri il voto è stato dettato dalla paura. Si è sparsa la voce di un criminale in libertà.

Maroni: “Le sberle fanno rinsavire”. Ce n’è ancora se serve.

La sera dei referendum Bruno Vespa parla di Sarah, Yara e Melania. Oh cazzo, cosa abbiamo abrogato?

La puntata verteva su Sarah, Yara e Melania. In rappresentanza degli astenuti.

(Porta a porta parla di Sarah e Yara, e non dell’esito dei referendum. È comunque occultamento di cadavere)

Ferrara: “Hanno vinto i fricchettoni”. Effettivamente in molti hanno votato in camicia a fiori e infradito.

Al Tg4 Fede non parla di acqua né di legittimo impedimento. È abituato a tenere delle percentuali per sé.

“Non è una sconfitta del governo” ha dichiarato Claretta Petacci.

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